Esondazione del fiume Panaro: Tanti danni e Circa 400 sfollati
Questa volta è stato il Panaro a rompere un argine in una zona compresa tra Castelfranco Emilia e Nonantola. Il bilancio è di circa 400 sfollati, per l’esattezza 64 persone sono state accolte nelle aree di assistenza organizzate nel modenese, 300 sono ospiti di parenti.
I danni si annunciano ingenti, sia dal punto di vista dell’agricoltura che da quello delle attività imprenditoriali. Sono numerose le testimonianze lungo la via Emilia (il Comune di Modena ne ha deciso la chiusura di un ampio tratto, stesso discorso vale per i ponti) di imprese violate dall’acqua: dal ristorante per grandi eventi al concessionario di auto. Metri d’acqua anche dentro le abitazioni. Un pilone in pietra del Ponte Samone di Pavullo ha ceduto. La beffa per questi luoghi è arrivata nel giorno in cui il cambio di colore dell’emergenza Covid avrebbe dovuto portare qualche spiraglio di positività in un periodo di certo non facile.
‘Colpa’, ancora una volta, di un mix fatto di nevicate abbondanti in Appennino seguite da giornate di piogge costanti. Le piene dei fiumi Secchia e Panaro hanno fatto registrare, spiega l’amministrazione comunale modenese “i livelli massimi mai raggiunti negli ultimi anni”. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco.